Circoncisione cicatrice
L’ intervento di circoncisione prevede la rimozione totale (o parziale) del prepuzio asportando quindi un anello di tessuto. I lembi risultanti vengono uniti e suturati delicatamente in modo da favorire una cicatrizzazione lineare. Il processo di formazione della cicatrice è soggettivo e quindi non è possibile predeterminare con certezza assoluta l’aspetto della cicatrice. Per avere un’ idea indicativa del tipo di cicatrice ottenibile con un intervento laser è consigliabile visionare la sezione specifica “foto prima dopo“.
Per favorire una buona cicatrizzazione è opportuno:
- Eseguire la procedura con la tecnica laser
La chirurgia laser è caratterizzata da una maggiore precisione ed una minore invasività operativa. A parità di altre condizioni, la circoncisione eseguita con il laser tende ad avere una cicatrice più lineare. - Evitare trazioni meccaniche per il periodo di tempo prescritto dal chirurgo
Risulta fondamentale evitare trazioni meccaniche durante la formazione del tessuto cicatriziale. Queste inducono una guarigione ipertrofica per evitare la separazione dei lembi.
Cicatrice ipertrofica
Se si verifica che la cicatrizzazione è risultata “eccessiva” è possibile che si deva procedere con una revisione dell’ intervento. Si potrà procedere con un peeling laser della cicatrice, rimuovendo quindi la porzione di tessuto rilevata. Questo mini intervento laser viene eseguito in anestesia locale ed ha un decorso post operatorio molto breve.
Cicatrice diastasata
Nel caso in cui la cicatrice risulti essere larga – circostanza dovuta probabilmente alla trazione meccanica della parte – si potrà procedere alla rimozione del tessuto cicatriziale. Questa procedura dal punto di vista tecnico è molto simile ad una “nuova” circoncisione e comporta di conseguenza tutti i rischi dell’ intervento primario.